Sono consulente in web marketing, vivo e principalmente lavoro a Pescara, e mi occupo della parte commerciale di un team di professionisti che ha un solo obiettivo: far crescere la tua azienda grazie al web.

Beh… si ok dai… nulla di nuovo…” potresti pensare.

Vero! Il fatto è che sono convinto che la tua azienda possa crescere on line:

  • Senza Il Classico Sito Web
  • Senza Le Classiche Sponsorizzazioni
  • Senza La Classica Paginetta Facebook
  • Senza Il Classico Profilo Instagram
  • Senza Il Classico Sito E-Commerce
  • Senza La Classica Newsletter

Sembra impossibile? Probabile… ma se cosi non fosse?

Lascia che ti spieghi…

Ho trascorso tanti anni nella divisione di una delle più grandi software house italiane occupandomi, in quell’azienda, anche di molti aspetti legati al web: creazione di siti web, siti di e-commerce verticalizzati, gestione dei sistemi di backend, email-marketing e video promozionali.

Potevo starmene “tranquillamente” buono buono a fare il dipendente ma far parte di una grande azienda mi ha permesso di entrare in contatto anche con moltissimi consulenti esterni che avrebbero dovuto contribuire a far crescere l’azienda attraverso strategie di web marketing.

Così ho potuto vedere da vicino come lavorano, veramente, le classiche web agency e gli pseudo consulenti di web marketing.

E ho visto, sotto i miei occhi, le migliaia di euro che transitavano dall’azienda in cui lavoravo verso le casse dei suddetti “professionisti”.

Dietro la coltre fumosa di parole prese in prestito dall’inglese e termini assurdi non c’è nulla di concreto in grado di portare risultati, ad un’azienda, che giustifichino i soldi dati a queste agenzie.

Così ho deciso che in questa vita da consulente avrei combattuto una sola battaglia.

Sconfiggere i fuffari del web

Mi rendo conto che potrebbe sembrare infantile, la faccenda, ma voglio spiegarti come stanno le cose e chi sono i fuffari del web.

Titolare di una web agency o un fuffaro del web dopo aver venduto l'ennesimo servizio inutile ad un suo cliente
Titolare di una web agency o un fuffaro del web dopo aver venduto l’ennesimo servizio inutile ad un suo cliente

Sono quelli che ti convincono, con roboanti termini inglesi e adducendo motivazioni e argomentazioni molto vaghe, dell’importanza di spendere soldi in campagne di sponsorizzazione sui Social: insomma, la pubblicità su Facebook o Instagram, principalmente, e più raramente su Twitter e LinkedIn.

Sono quelli che ti convincono che possono portare la tua attività ed il relativo sito web tra i primi risultati di ricerca di Google. In alcuni casi sono abbastanza sfacciati da poterlo mettere per iscritto e giurarlo sulla mamma, sul cane e sulle persone care.

Sono quelli che ti convincono a dilapidare i tuoi soldi nelle CLASSICHE sponsorizzazioni su Google Ads quando, forse, per la tua attività non è assolutamente necessario e senza aver fatto un minimo di analisi preliminare sul volume della domanda consapevole.

In alcuni casi sono talmente “bravi” da dirottare il traffico delle sponsorizzazioni direttamente sulla home page invece che su pagine specifiche, incredibile!

Sono quelli che ti convincono a bruciare i tuoi soldi realizzando I CLASSICI volantini, cartelloni 6×3, brochure patinate, spreco di carta in generale, spot radio che non rispettano i basilari criteri di marketing a risposta diretta.

Sono quelli che ti realizzano IL CLASSICO e bel sito web vetrina per la tua attività “…così, tanto per cominciare… Che serve una cosa semplice…” e che poi spariscono (o ti chiedono altri soldi) quando ti rendi conto che quel “webcoso” è totalmente da rifare perchè sta a prendere polvere da più di un anno, non serve a niente e non ha portato un solo cliente.

Però, graficamente, è un bel sito…

E ancora, sono quelli che ti convincono a realizzare un CLASSICO sito di e-commerce (che tanto è il futuro, lo sanno tutti) anche quando hai una semplice attività su strada e forse sarebbe più proficuo investire i tuoi soldi con strategie specifiche localizzate per portare più gente nel negozio invece che scannarsi on line tra mille concorrenti e senza una strategia di pre e post vendita.

Sono quelli che ti convincono a dar loro i tuoi soldi promettendoti che ti gestiscono la CLASSICA paginetta Facebook aziendale (perchè lo si deve fare per forza anche se non porta redditività all’azienda) pubblicando 4/5/6 post al mese che poi alla fine nessuno legge.

Ora, ne ho viste talmente tante nel corso degli anni che potrei continuare all’infinito ma credo ti sia fatto un’idea abbastanza precisa dei soggetti dai quali devi stare alla larga.

Li ho chiamati “fuffari” e sono stato abbastanza benevolo perchè, nella vita reale, chi convince persone (imprenditori come te, per la precisione) ad effettuare investimenti che si sa già in partenza sono scarsamente redditizi… beh si chiamano in un altro modo. Non trovi?

Quindi voglio darti una bella notizia: sei capitato nel posto giusto perchè per tua fortuna non rientro nell’identikit.

Sponsorizzazioni su Facebook e Instagram: il modo migliore per bruciare soldi se…

Non passo la giornata cercando di convincere poveri e ignari imprenditori ad investire i loro soldi su Facebook, Instagram e altre social diavolerie. 

I social sono canali di comunicazione di terze parti (sono società esterne) che vanno sempre utilizzati per intercettare un determinato tipo di domanda (il più delle volte quella latente) e per raggiungere determinati obiettivi.

Usati in modo improprio non sono altro che volantinaggio digitale: un modo diverso di spendere soldi senza poter quantificare il ritorno economico dell’investimento (Return Of Investment).

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Facebook e Instagram sono utili in determinati momenti del processo di acquisto del potenziale cliente.

Ci occupiamo quindi di individuare e analizzare prima di tutto chi sono i tuoi clienti e come acquistano.

Successivamente pianifichiamo e testiamo delle strategie di vendita.

Ed infine studiamo una strategia social mirata e precisa con il relativo budget da destinare (e potrebbe volercene anche un bel pò).

Prima posizione su Google: garantito! Ecco perchè non è proprio così.

Su una cosa posso mettere la mano sul fuoco, anzi mi ci butterei nel fuoco: mai detto ad un (potenziale) cliente “Grazie a me o ai miei servizi puoi arrivare tra i primi risultati su Google. Garantito!”.

In realtà non potrebbe dirlo nessuna persona onesta e quindi chi garantisce di poter raggiungere un tale obiettivo è uno sprovveduto o peggio ancora un truffatore.

Non esistono tecniche o strategie per arrivare primi su Google.

Perchè se così fosse arriverebbero tutti primi ed è evidente che non è così. Immagina un consulente che gestisce due clienti concorrenti tra loro, come farebbe a garantire ad entrambi di arrivare in prima posizione su Google.

Portare il sito ad emergere tra i primi risultati di ricerca è un lavoro certosino che svolgiamo quotidianamente per molti clienti monitorando, con strumenti specifici a pagamento, l’andamento del sito in base alle parole chiave ed in rapporto con i propri competitor.

Ritengo, però, che il successo di un’azienda non debba essere legato unicamente alla SEO perchè, come per i social, non ci si deve dimenticare che Google è una società esterna a cui sta a cuore molto di più il suo profitto che il tuo sito.

Vuol dire che se Google dovesse decidere del tutto arbitrariamente di penalizzare il tuo sito, scaraventandoti in 10^ pagina, avresti buttato alle ortiche soldi e tempo spesi per la fantomatica SEO.

Pensi che non succeda? Beh sappi che, in realtà, succede molto più spesso di quello che immagini perchè Google aggiorna il suo algoritmo (i meccanismi in base ai quali decide in che posizione mostrare il tuo sito nei risultati di ricerca) molto spesso e solo qualche volta lo comunica al mondo esterno.

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Siamo convinti che la SEO parta prima di tutto da un buon posizionamento di marca dell’azienda o del prodotto e che basti avere l’accortezza di fare ordinatamente le cose come si deve.

Fare del lavoro solo sulla SEO senza aver fatto delle analisi sul brand e sulla percezione che i potenziali clienti hanno del tuo prodotto o servizio è un inutile dispendio di risorse economiche.

…Proviamo le sponsorizzazioni su Google: mi hanno detto che funziona…

Google Ads è uno strumento, un canale, fantastico per catturare la domanda consapevole: quella domanda rappresentata da chi è già alla ricerca di informazioni su un problema, una soluzione o sta cercando direttamente informazioni su un brand, etc…

Come per tanti altri investimenti anche la scelta di progettare delle campagne sul più famoso motore di ricerca al mondo la analizzo in termini di molto pratici e di ritorno dell’investimento: prima la strategia e poi l’operatività. Se la strategia non regge non si passa alla fase operativa. Semplice.

Per funzionare bene è fondamentale che le sponsorizzazioni su Google rispecchino determinati standard:

  • la geolocalizzazione del target (se ci si rivolge ad un pubblico territoriale o nazionale)
  • le parole chiave (keywords) che attivano gli annunci
  • I testi dei vari annunci (devono essere più di uno e divisi in gruppi)
  • La presenza di una o più landing page (pagine di atterraggio che accolgono il traffico proveniente dagli annunci)
  • Soldi per sostenere una campagna almeno per qualche mese, se necessario.

Trovo difficile che uno pseudo professionista fuffaro possa averti illustrato tutti questi aspetti da gestire. E che sono solo la punta dell’iceberg, c’è tantissimo altro da fare…

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Progettiamo e testiamo campagne su Google Ads per diversi clienti ed è un lavoro di monitoraggio quotidiano, fatto di report e riunioni periodiche perchè dalle nostre parti non ci dimentichiamo mai che ci sono in ballo i soldi dei nostri clienti.

Sito web vetrina: come perdere clienti e soldi

Per come la vedo io, a differenza di quello che potrebbero pensare alcuni webmaster o web Agency, il sito web è un canale di comunicazione.

E per un’azienda il canale di comunicazione deve avere un solo obiettivo: vendere.

Oppure incentivare chi è già cliente ad acquistare di nuovo.

In entrambi i casi è quasi impossibile farlo senza strutturare un ponte di comunicazione tra la tua azienda ed il (potenziale) cliente. Questo ponte, on line, si chiama sito web che non dovrebbe essere solo un elenco di servizi offerti.

I siti internet che progetto, insieme ai miei collaboratori, prevedono una sezione più o meno grande di contenuti pensati e scritti per catturare l’interesse e i contatti di chi visita la pagina.

Gli ingredienti che per anni sono stati alla base dei siti internet vetrina:

  • Home page
  • Pagina chi siamo
  • Pagina cosa facciamo/elenco dei servizi
  • Pagina dei contatti

Non hanno mai prodotto nulla di buono ed in ogni caso appartengono al passato.

La totalità dei siti web che ho dovuto riprogettare da zero erano proprio siti web vetrina che erano fermi da anni a prendere polvere. Immagina quanti clienti sono passati per quei siti e sono scappati non trovandoci nulla di interessante. Pensa a quanti (potenziali) clienti quell’azienda ha perso per un sito fatto male.

Il consiglio che do sempre
Stare alla larga da chi propone la realizzazione di un sito web che non contempli un buon piano di creazione dei contenuti.

Tenere aggiornata la pagina Facebook: è così indispensabile?

Facebook è un canale di comunicazione; in quanto tale andrebbe certamente tenuto in vita e, come visto poc’anzi per il sito web, in quanto dovrebbe essere orientato alla vendita.

Molte web agency offrono e, ahimè per fortuna loro ottengono, cospicue somme mensili per tenere aggiornata la pagina Facebook.

Il problema è che nella maggior parte dei casi le pubblicazioni non interessano nessuno, tantomeno i clienti che seguono la pagina: 2 like, 1 condivisione, 1 commento quando va bene.

Parlando con un imprenditore mi ha detto “eh ma si deve fare… il mio concorrente lo fa…”; nel frattempo pagava all’agenzia 1.790€ mese per qualche post buttato al vento.

Esistono tanti modi per comunicare in modo efficace e sicuramente più proficuo con i propri clienti, come ad esempio i gruppi Facebook.

I clienti iscritti ad un gruppo Facebook di un’azienda ricevono aggiornamenti diretti che hanno un tasso di interesse e di interazione maggiore rispetto alle Fan Page.

Per Non Sbagliare...
Applichiamo sempre la buona regola che ci impone di fare in modo che ogni post abbia una CTA (call to action, una chiamata all’azione) che inviti l’utente a “fare qualcosa”: visitare il sito web dell’azienda per avere maggiori informazioni sull’argomento del post, compilare un modulo, chiamare un numero di telefono, guardare un video, acquistare un prodotto magari.

Tutte azioni mirate alla conversione.

Facebook, come mi è capitato di analizzare in alcuni casi, non sempre si rivela il canale migliore ed in queste situazioni non vale la pena accanirsi economicamente per il solo gusto di inseguire un concorrente.

Quindi, qual è il modo migliore per districarsi in tutto questo marasma e portare al successo la tua azienda grazie al web?

Facebook, Instagram, Google Ads, il sito web e l’email marketing presi singolarmente non sono una strategia.

Voglio dire: fare le sponsorizzazioni su Facebook, a freddo e senza un piano a sostegno, non determinano il successo di un’azienda. Anzi, è vero il contrario perchè spesso non producono alcun risultato mentre l’imprenditore di turno ha bruciato tanti soldi.

Stessa cosa dicasi per il famigerato Instagram Marketing (che spesso vedo sponsorizzato da alcuni “professionisti” del web marketing) che di fatto non esiste perché un’azienda non può basarsi su unico canale di acquisizione dei clienti. Per di più sfruttando un servizio di una società esterna che potrebbe chiudere il profilo da un momento all’altro e senza preavviso.

Il modo migliore che ritengo essere vincente per ottenere dei risultati on line è quello di analizzare prima di tutto le tue esigenze.

È fondamentale partire da quelle e non dallo strumento: Facebook, Instagram, il sito web, email marketing.

Se vuoi promuovere on line in modo efficace la tua azienda, il tuo prodotto, allora hai bisogno di me e dei miei collaboratori.

Se hai già un sito web ma ti rendi conto che fino ad ora non ha prodotto alcun risultato, in termini di vendita o di contatti, allora hai bisogno di me e dei miei collaboratori.